REVIEWS
“Il soprano Barbara Massaro ha dato a Melia, sorella di Giacinto, la brillantezza svettante ma anche l’intensa espressività dolente necessarie a un personaggio che passa dalla gioia al dolore prima del lieto fine di prammatica.”
“Il soprano Barbara Massaro ha dato buona prova di sé, con un'interpretazione sicura, vivace e ben cantata nei panni di Melia. Il ruolo presenta una serie di ottime opportunità, tra cui un'aria, due duetti e un terzetto, per mettere in mostra le doti canore della sua interprete e la Massaro ne ha approfittato volentieri. Nell'aria "Laetari,iocari", ha dato voce alla gioia e all'eccitazione di Melia con un'interpretazione fluida, ricca di salti e trilli e lunghi passaggi di coloratura, supportati da una bella esecuzione del duetto " Discede crudelis!” […] Il duetto con Oebalus, "Natus cadit", il momento musicalmente più alto dell'opera, le ha permesso di mostrare la sua premurosa sensibilità con una resa vocale gentile e accattivante.”
“Altro bel debutto quello della giovanissima Barbara Massaro, Zerlina. Una ragazza di cui si segue con interesse e, perché no, affetto la precoce carriera. Trepidante e musicalissima, spiritosa ed ammiccante, una stupenda e riuscitissima presa di ruolo.”
“Barbara Massaro, soprano che per la prima volta interpreta la parte di Rosina, alla quale dona la fresca e croccante astuzia tipiche di una vera prima donna buffa, è applauditissima dopo una cavatina dove sfoggia voce di penetrante incisività e controllo nel canto di coloratura.”
“Rosina è Barbara Massaro, la sua prova stupisce soprattutto per le agilità risolte sempre con abilità, gusto ed una buona tecnica. Gli acuti sono limpidi e sonori e il personaggio che ci regala è ricco di verve: una giovane dispettosa e maliziosa.”
“Risponde la Rosina di Barbara Massaro che affronta con sicurezza la parte, onora la cavatina del I Atto, “Una voce poco fa” e il Rondò del lI, “Contro un core”, sempre disimpegnandosi con vivace freschezza.”
Giancarlo Landini - L’Opera
“Barbara Massaro non è affatto inferiore al suo famoso predecessore Farinelli, che più di 300 anni fa fece il suo debutto operistico come Tirsi, in termini di incredibile fluidità vocale e, nonostante la sua perfezione tecnica, tocca anche emotivamente.”
“Barbara Massaro steht ihrem berühmten Vorgänger Farinelli, der als Tirsi vor mehr als 300 Jahren sein Operndebut gegeben hatte, bezüglich der im nachgesagten unglaublichen stimmlichen Geläufigkeit in nichts nach und rührt bei aller technischen Vollkommenheit doch auch emotional.”
“E dell’innocente Tirsi […] Barbara Massaro, quest’ultima dotata di una grazia fanciullesca del tutto intonata al personaggio.”
“Barbara Massaro (Bruna Praticò/Isabella) sfoggia agilità scattanti e precise, bel legato e spiccata sensibilità nelle aperture liriche”
Antonino Trotta - L’ape musicale
“Jemmy, il figlio di Guglielmo Tell, è il soprano Barbara Massaro. La giovane ha una voce limpida e fresca, con acuti svettanti. Timbro melodioso, ottimo legato, in pieno stile belcantistico. Acuti facilissimi e sovracuti che ‘bucano’ coro e orchestra. Favorita dal physique du rôle e da una buona recitazione, entra totalmente nella parte risultando del tutto credibile nei panni del bambino narratore.”
"Nei panni di questo ragazzino a cui la regia ha chiesto veramente tanto, una bravissima Barbara Massaro.
Incredibile quanto il giovane soprano milanese abbia corso, saltato, mimato sino allo sfinimento con una non comune spigliatezza, donandosi generosamente alle esigenze registiche e, nonostante ciò, sia riuscito a risolvere molto bene il personaggio anche dal punto vista vocale. Davvero brava.
"Lasciamo come dulcis in fundo il Jemmy di Barbara Massaro: scenicamente onnipresente, vivacissima, tanto espressiva, quando canta è limpida e luminosa"
Stefano Lamon - La provincia di Como
“Barbara Massaro che ricordiamo per un ottimo Jemmy nel Guglielmo Tell del Circuito Lombardo, canta in questa serenata il ruolo en travesti di Tirsi: la sua prima aria in tonalità minore “Quando ritorni al fonte” è svolta con un timbro sopranile seducente, intonatissimo, ricco di colore e screziature che rendono le frasi sempre interessanti. Nella seconda parte “Non giova il sospirar” e “Il piè s’allontana” sono cantate con accento languoroso e melanconico assieme, rendendo il personaggio pastorale ben caratterizzato e credibilissimo nella sua passione amorosa.”
“Autentica sorpresa della serata, il soprano Barbara Massaro ha interpretato il ruolo di Tirsi trasmettendo intatta la tenerezza del pastorello innamorato, credibilissima per freschezza vocale e immedesimazione scenica in quello che fu il primo ruolo del quindicenne Farinelli.”
“Barbara Massaro (Sofia) sostiene la sua agilità vocale con emozione e tensione drammatica, supportata da un timbro scuro e abile in tutti i fraseggi.”
“Barbara Massaro (Sofia) soutient son agilité vocale avec émotion et tension dramatique, appuyée sur un timbre sombre et habile dans tous les phrasés.”
“Vera rivelazione della serata è stata però Barbara Massaro, una frizzantissima Despina. Questo giovanissimo soprano è già in possesso di una voce perfettamente omogenea e sicura in tutti i registri, oltre a una disinvoltura scenica fuori dal comune per una interprete quasi debuttante (anche lei è stata selezionata durante l’As.Li.Co.). Qualcosa ci dice che ne sentiremo parlare"
"Non si potrebbe desiderare una compagnia di canto migliore di quella che appare sul palcoscenico del teatro del Tiroler Festspiele: […] Barbara Massaro primeggia. La giovane cantante crea un personaggio credibile e indimenticabile, disegna una giovane donna onesta e dal carattere forte. Canta parecchio nella burletta, la bella Berenice, e Barbara Massaro sostiene una lunga ed impegnativa parte senza fare una piega. La voce, non dal volume enorme, è cristallina, pulitissima, perfettamente proiettata.”
“Si rimane dunque conquistati dalla Driade di Barbara Massaro, tutta timidezza, pudore e innocenza: la sua linea di canto è così naturale, il suo timbro è così omogeneo, la sua pronuncia è così netta da far dimenticare che alla spalle vi sia un lavoro tecnico, un mezzo attraverso il quale giungere all’immediatezza finale.”
"Brilla di luce propria la Lauretta di Barbara Massaro che con il suo canto sincero, voce cremosa e fresca presenza scenica dona emozione e lirico candore a "O mio babbino caro" provocando uno spontaneo e sentito ed entusiasta applauso a scena aperta.
“[...] sugli scudi la prova di Barbara Massaro, il cui bel timbro brunito e morbido ha conferito una screziatura di leggera sensualità alla dolce Lauretta"
“Si segnala l'Aurelia di Barbara Massaro, dalla voce sempre più matura, dal canto sempre più abile, dalla recitazione intelligente”
Giancarlo Landini, L’Opera – Settembre 2017
“Chi non è più una sorpresa, almeno per l’impiccione, è il soprano Barbara Massaro dotata di spiccate doti vocali ed attoriali, apprezzate sia nel ruolo di Despina nel Così fan tutte proposto dal circuito lombardo che nel fortunatissimo Elisir andato in scena al Teatro Coccia di Novara e di cui si è scritto e parlato in Barcaccia: una “sobrette” nella più alta concezione del termine, strepitosa come interprete per la verve e musicalmente perfetta. Anche lei da non perdere di vista.”
“Il passaggio ai più antichi colori di Debussy ci ha permesso di ascoltare le ottime timbriche del soprano Barbara Massaro accompagnata benissimo dalla Bellocchio nelle deliziose sei Ariettes oubliées”
Cesare Guzzardella, Corrierebit.com – Maggio 2018
“Barbara Massaro (Isabella), possiede consapevolezza stilistica e precisione nel canto di agilità oltre che centri di bella espansione lirica nei cantabili”
Alessandro Mormile - Connessi all’Opera